STUDIO DI PSICOLOGIA CLINICA E PSICOTERAPIA
APPROCCIO TERAPEUTICO
LA TERAPIA BIOSISTEMICA
“L’emozione è come un fiume: se è secco, siamo nel deserto; se è sovrabbondante, anneghiamo. Il terapeuta cerca di meritarsi la fiducia del paziente: in questo modo egli diventa come gli argini di questo fiume, aiutandolo a trovare la sua forza in un contesto di sicurezza”.
Jerome Liss
Biosistemica è il nome di un approccio terapeutico integrato a mediazione corporea, formulato nel 1986 da Jerome Liss, che unisce due elementi ritenuti centrali nel benessere delle persone: la componente biologica e quella sistemica.
L'unione di queste due componenti permette, durante la terapia, di integrare e connettere tra loro i diversi meccanismi di funzionamento del corpo e della mente, dando al clinico una duplice modalità di accesso alla persona, attraverso un canale corporeo e uno mentale.
Il disagio della persona viene affrontato partendo quindi dall’unità mente-corpo. Ma cosa significa questo?
Significa che la terapia Biosistemica permette a tutte le funzioni della persona – emotiva, corporea e cognitiva – di svilupparsi e integrarsi tra loro, con l’obiettivo non soltanto di funzionare bene ma di interagire in maniera fluida l’una con l’altra, affinché la persona riesca a tirare fuori le sue piene potenzialità ed affrontare le sfide della vita. Il lavoro parte delle emozioni; esse, infatti, rappresentano l’evento psicosomatico per eccellenza in cui le sensazioni corporee incontrano i pensieri.
ASCOLTO PROFONDO
E' la capacità di saper ascoltare l’altro senza giudizi e preconcetti, accogliendo il suo disagio senza la presunzione di avere la giusta risposta. Durante l’ascolto profondo il clinico accoglie le emozioni e i pensieri dolorosi senza sentire dentro di sé l’obbligo di fornire una soluzione o un’interpretazione, ma favorendo l’esplorazione del vissuto negativo e la ricerca di potenzialità positive, anche nelle situazioni più dolorose.
PAROLA-CHIAVE
La parola-chiave è rappresentata dalle parole che emergono dal discorso dell’Altro in quanto speciali, cariche di significato emotivo e, a volte, discordanti dal tema della comunicazione. Queste parole vengono ripetute, creando rispecchiamento e fungendo da cassa di risonanza per le emozioni. Una sorta di eco all’emotività profonda.
IDENTIFICAZIONE VERBALE
E' una tecnica verbale che viene usata quando il clinico sente che le parole dell’Altro risuonano. Si compie un’inversione linguistica ed esprime quello che sente come se fosse l’Altro a parlare, in questo modo è possibile esplorare nello spazio della seduta nuove zone, ancora poco o per nulla conosciute.
EMPATIA CORPOREA
E' il rispecchiamento dell'Altro attraverso i gesti, la postura, il linguaggio non verbale, il tono e il ritmo della voce. In questo modo si riesce a creare una profonda sintonizzazione che favorisce l'empatia e la fiducia nella relazione.
GESTO-CHIAVE
Il gesto-chiave è la versione corporea della parola-chiave. Sono le parole importanti del corpo, sono i gesti carichi di significato emotivo. Il clinico può rispecchiarli, chiedere di amplificarli o utilizzarli per far emergere l’emozione sottostante.